Il Quadrato Magico di Pitagora

I pitagorici ritenevano che "tutte le cose che ci è dato di conoscere possiedono un numero". Il numero 1 rappresentava l'intelligenza, il 2 l'opinione (sempre duplice), il 4 la giustizia, il 5 il matrimonio, il 7 il tempo critico, e via dicendo. Fra i numeri esisteva un'aristocrazia: a parte il 10, la tetraktys, che per i piatgorici rappresentava una entità divina, l' 1, il 2, il 3 ed il 4 erano i più illustri fra tutti i numeri, dato che la loro somma era uguale a 10 e tutti insieme formavano il "divino triangolo". Secondo i piatgorici, i numeri possedevano qualità terapeutiche: i quadrati magici, ad esempio, usati peraltro anche nel medioevo e nel rinascimento, venivano incisi su lastrine d'argento e preservavano dalla peste, dal colera e dalle malattie veneree.

In questo schema di quadrato magico, sommando le cifre di ogni rigo, o di ogni colonna, o di ogni diagonale, si ottiene sempre come totale il numero 34. Allo stesso risultato si arriva se si sommano i quattro vertici, i quattro numeri centrali

13  3  2 16
 8 10 11  5
12  6  7  9
 1 15 14  4

Inoltre, sommando i numeri di ciascuno dei quadrati minori, si ottiene sempre 34

13  3  2 16
 8 10 11  5
12  6  7  9
 1 15 14  4

 

Pitagora, figlio del gioielliere Mnesarco, nacque nel 570 a.C. nell'isola di Samo, a poche miglia dalla città di Mileto. Ebbe i primi insegnamenti dal grande Ferecide, che come prima cosa gli insegnò a fare miracoli. Frequentò i sacerdoti Eliopoliti, che si dichiararono indegni di un simile allievo. Fu poi presso gli anziani e venerabili sacerdoti di Menfi, e tra i Diopoliti, i terribili sacerdoti di Tebe, che lo accolsero come un fratello e lo misero a conoscenza di tutti i misteri. Fu allievo dei Caldei per l'astronomia, dei Fenici per la logistica e la geometria, dei Magi per i riti mistici. Apprese la teoria degli opposti da Zarathustra.

Pitagora fondò una scuola dove veniva osservata una serie di regole che possono apparire strane. Eccone alcune:

  • non mangiare le fave
  • non spezzare il pane
  • non attizzare il fuoco col ferro
  • non toccare il gallo bianco
  • non mangiare il cuore
  • non guardarti allo specchio accanto al lume
  • quando ti alzi dal letto non lasciare l'impronta del tuo corpo
  • quando togli la pignatta dal fuoco rimescola le ceneri

Non dimentichiamo che in tutte le religioni i precetti rappresentano solo una disciplina utile ad infondere lo spirito di gruppo ..................

Pitagora era solito dividere gli uomini in due categorie: i matematici, ovvero coloro che hanno il diritto di accedere alla "conoscenza", e gli acusmatici che invece possono stare solo a sentire.