I Classici - Analisi matematica del gioco del Lotto
Proemio
("proemio" significa: introduzione, premessa, presentazione)

Da parecchi anni, non pochi, colla convinzione intima d’ingannare il proprio simile, hanno dato alla luce delle seducenti invenzioni, in fatto di numerica, con titoli speciosi, ed altro non hanno ottenuto da tali stampe che un mezzo di truffare denaro alla credula gente , la quale, ingannata, ha imparato a proprie spese le fallacie di regole insussistenti, fabbricate senza alcun fondamento.

Or a togliere sì turpe mestiere d’inganni, io che vivo nella solitudine da vent’anni, vengo a pubblicare i risultati de’ miei studi, che si partono da principii certi e poggiano sulla matematica. Gli uomini sapienti vedranno che non si tratta delle vecchie scuole o di superstiziose invenzioni, ma di certi trovati scientifici, che tradotti in atto, danno per risultato i miracoli più grandiosi, che possano giammai sperarsi dall’umano ingegno.

Quando sarà provato coi fatti che si potrà vincere così facilmente al giuoco del Lotto, allora i governi saranno solleciti ad abolirlo.

Io credo di aver fatto opera buona nell’additare a tutti un mezzo per arricchire, e nel cospirare di far cessare un giuoco il più immorale, e che è stato di tanta rovina ad innumerevoli famiglie.

ANALISI MATEMATICA DEL GIUOCO DEL LOTTO
Sproporzione enorme fra la giocata e la vincita.

Il giuoco del Lotto è fra tutti i giuochi d’azzardo il più immorale; e l’immoralità sta nella certezza che ha il governo di vincere delle enormi somme; e nell’eguale certezza che ha il giocatore di perdere la somma impiegata. Tutti sono convinti dell’inganno, non tutti però lo mirano nel suo verace aspetto.

Supponiamo infatti che qualcuno giuochi un ambo; quanti ambi ci sono ne’ novanta numeri! Volgarmente si crede ve ne sieno 43, ma in realtà ve ne sono 4005, perché poi dei cinque numeri si possono formare dieci ambi, la probabilità della vincita sta come 10 a 4005, quindi onde vincere una volta si rischia di perdere 399 volte, perché un ambo sta come 1 a 400.

Se il giuoco fosse giusto per ogni lira impiegata dovrebbe dare lire 399,50; ma invece ne da L.250 perciò le residue 149,50 vanno in mano al governo.

Nei 90 numeri sonovi 117.480 terni, ma nei 5 numeri che si estraggono non si contengono che dieci terni, dunque la probabilità di vincere un terno sta come 1 a 11.747. Se si giuocasse una lira sopra un terno si dovrebbe vincere Lire 11.746 , ma invece se ne riceve 5000, oltre l’imposta che si deve pagare, adunque le lire 6.746 di meno vanno pure in mano al governo.

Nel quaterno poi la sproporzione è maggiore. Vi sono nei 90 numeri 2.555.190 quaterni, mentre ne’ cinque numeri non si contengono che 5 quaterni; la probabilità quindi di vincere sta come 1 a 511.037, in guisa che il vincitore di un quaterno dovrebbe vincere 511.037 la posta somma, e per ogni lira che giuoca non ricevendo, nela caso di vincita, che Lire 12.000, ne viene quindi che prende id meno che 499.037 le quali vanno a vantaggio del governo che soprappiù gli fa pagare l’imposta.

Nulla poi diciamo che nei 90 numeri vi sono 43.919.268 combinazioni quinternarie. Da ciò solo può vedersi l’enorme sproporzione e disuguaglianza fra la giuocata e la promessa, fra la certezza del banchiere e la sparutissima possibilità del giuocatore. Follia grande è adunque impegnarsi in un giuoco dove l’azzardo è favorevole sempre al banchiere e contrario al giuocatore, e dove il caso di qualche rara vincita non può mai far riavere il perduto. Follia, superstizione è anche credere che possa esservi qualche individuo che o per rivelazione di spiriti o per scienza di calcolo colpisca nel segno. Il più profondo matematico non può giammai avere la precisione immediata della sortita de’ numeri, e con ciò può ottenere de’ gradi di probabilità, che si possono cangiare in certezza quando toccano il limite estremo.

Questo è il linguaggio più verace che può ottenere un uomo che non ha voglia d’ingannare il suo simile, e che non ha intenzione di speculare sull’ altrui credulità e buona fede.

E quanto andremo dicendo in quest’opuscolo non si discosterà dai limiti che ci abbiamo prescritto; ed i nostri amici resteranno certamente della nostra lealtà, che senza orpelli intendiamo di usar sempre in ogni singola parola per non ingannar nessuno.

Soltanto vogliamo che coloro che profitteranno de’ nostri lunghi studii, non si dimentichino che abbiamo lavorato tanto per loro.

Segreto - arcano - mistero della scienza del Lotto

Non vi ha nulla di bello , di dolce, di grande quanto le cose segrete - arcano - misteriose.

I più meravigliosi sentimenti sono quelli che ci agitano un po’ confusamente; il pudore, l’amor casto, l’amicizia virtuosa sono fecondi segreti. Si direbbe che i cuori che si amano, si comprendano al sussurro, e che essi non sono che semichiusi. L’innocenza a sua volta che non è che una santa ignoranza, non è essa il più ineffabile dei misteri?

L’infanzia è appunto tanto felice perché nulla conosce, e la vecchiaia così triste perché tutto sa, fortunatamente per questa, quando i misteri di vita finiscono, cominciano quelli della morte..

Se così è de’ sentimenti, tale è pure delle virtù: le più angeliche sono quelle che derivano da fonte infinita, e amano sottrarsi allo sguardo come la loro origine.

Passando ai rapporti dello spirito, noi troviamo che i piaceri del pensiero sono pure arcani - segreti.

Il segreto è di natura tanto divina che i primi uomini dell’ Asia non parlavano che per simboli.

A quale scienza si riviene pur sempre?

A quella che lascia ognora qualche cosa a indovinare, e che fissa il nostro sguardo sovra una prospettiva infinita. Se ci perdiamo nel deserto, una specie d’istinto ci fa evitare la pianura, ove tutto si vede di un colpo, ma vi cerchiamo le foreste, quelle foreste di cui l’ombre, il rumore e il silenzio sono pieni di prodigi.

Non ci fermiamo al piede di un monumento moderno , di cui l’origine è nota, ma una statua di marmo o di bronzo, la di cui base piena di geroglifici è corrosa dal tempo diviene per noi una sorgente di meditazioni.

Tutto è velato, tutto è ignoto nell’universo. L’uomo, lui stesso non è forse uno strano mistero? La natura ha posto la nascita e la morte sotto la forma di due fantasmi velati ai capi della nostra carriera. L’uno produce l’ inespicabile istante della vita, che l’altro si affretta a divorare.

LO scrivente che fin dalla sua prima età applicò al giuoco del Lotto, attrattovi da quell’irresistibile fascino che su lui esercita tutto ciò che è mistero e fa velo nella mente ignorante, concepì il pensiero di lottar con l’arcano.

Dacchè constatò che la mano dell’uomo non poteva per nulla influire in quel giuoco, che questo vi procede costante, quant’unque coll’irregolarità dell’azzardo, divenne per lui evidente che l’andamento di esso doveva esser regolato da una legge arcana, e quasi fatale; legge che si coordina coll’economia dell’Universo; per cui la matematica, a suo avviso, doveva pur poterne calcolare tutte le fasi, e trovare forse una formula per dominarle. Si rivolse quindi alla scienza dell’esattezza, alla scienza che si prefigge di scoprire l’incognita, per averne risposta. Consultò presso che tutti i matematici che si occupavano di questo problema; ma invano, poiché la scienza, come gli antichi Oracoli, ha i suoi responsi Sibillini che velano la di lei ignoranza.

Anche quando non è probabile, tutto è possibile all’azzardo! - risponde la Scienza.-

La matematica invero non poteva dire assurdità, ma essa non poteva far a meno di pronunciarla. La di lei esattezza stessa la conduce all’assurdo, all’impossibile, all’errore.

Si può o non si può vincere al giuoco del Lotto?

La matematica dimenticando, oppure ignorando ciò che è esatto, non lo è che accidentalmente, non riflette che ogni rapporto è una unità eterogenea, quindi facendo l’addizione di unità ad unità, essa s’incammina sulla strada dell’errore, poiché né fisicamente né astrattamente vi è scempio di una unità ripetuta in un Universo in cui moto, tempo e spazio vi procedono di pari passo coll’infinito.

Per conseguenza, quando essa da un coefficiente ad un rapporto esatto, non fa altro che moltiplicare l’errore, che può giungere a tale evidenza, da urtare al semplice buon senso.

La prova più convincente di questa verità si riscontra appunto nel risultato a cui essa arriv ragionando sull’azzardo. - Vediamo.

Si deve all’azzardo un fatto per cui l’uomo cr4ede vi siano tante probabilità che arrivi, quante ve ne sono, perché non avvenga in modo che, egli ignora affatto la ragione e la causa che lo produce.

Sono riposti i 90 numeri nell’urna. Dovendone estrarre cinque a sorta, la matematica vi dice che vi è uguale probabilità di sortita per tutti i novanta numeri. E non per una volta, ma per sempre. Poiché dopo una, due, cento o mille estrazioni le condizioni sono identiche a quelle che determinavano la prima, così è pure possibile che si ripetono o non si ripetono tali o tal’altri numeri.

Secondo la matematica è possibile che sorta sempre lo stesso numero, come è impossibile che da due cause eguali, procedano effetti contrari.

Ora di questi due teoremi bisogna che la matematica ne ammetta uno, per cui dovrà ritirare una delle due asserzioni, e se vuol essere positiva è d’uopo che disdica la prima. Ebbene, in tal caso, essa va di diritto ad ammettere che fa pure errore quando sostiene che due e due fanno quattro.

Ma per qual ragione la matematica ha fatto capo alla prima erronea affermazione? Per ciò solo, che essa ha ammesso che vi sia il caso in cui una unità può essere sommata ad un’altra: per ciò che essa s’appoggia sopra l’erronea premessa che uno e uno fanno due. Infine perché essa somma la prima estrazione colla prima, ritenendo che la seconda sia l’esatta ripetizione della prima, e che siano fra loro perfettamente omogenee le due.

Al contrario quelle due estrazioni non fanno due estrazioni, ma sono veramente la prima e la seconda estrazione, distinte l’una dall’altra, eterogenee poiché il rapporto di probabilità colla seconda estrazione, comincia a variare in causa di una legge, che ne la mente umana né la matematica han potuto sinora rintracciare, da estrazione a ad estrazione essendo quella stessa dell’infinito, che da zero di un polo arriva a zero del polo opposto. Ma questa legge è sicura, inevitabile, infallibile come ogni legge naturale, legge, che, determinando esattamente il periodo, in cui devono orbitare a paro, il probabile col possibile, rende impossibile l’assurdo ammesso dalla matematica, e pone invece fra le cose possibili che si può vincere al giuoco del Lotto.

Si può vincere al Lotto

Certamente non voglio sostenere che vi sia un criterio umano che valga a decidere del valore reale d’un colpo. Non pretendo di dirvi giuocate tale o tal’altro numero e vincerete sul colpo. Ma se mi permettete di agire in un campo più vasto in cui possa aver forza quella legge segreta ma reale che infrena l’azzardo in limiti determinati, oltre ai quali esso pure non può spingersi: se mi concedete tanta elasticità quanta ne occorre per far fronte alle temporanee oscillazioni (che noi diciamo dipendere dal caso) ciò appunto che vien concesso al Banco di poter giuocare qualunque somma su qualunque combinazione di numeri, allora posso io offrire un calcolo di assoluta certezza, tale quale hanno le compagnie di assicurazioni: le quali pure speculano sull’azzardo, con matematica certezza, basandosi sulle probabilità desunte da dati statistici, e non già sulle possibilità matematiche , fra cui vi potrebbe essere quella del fallimento d’ogni giorno, d’ogni ora!

Ora il problema si riduceva a trovare un periodo opportuno di giuoco, determinare il limite massimo nel tale periodo, desumendolo dalle date statistiche, fatte sui numeri sin oggi sortiti, ritrovare quindi il modo di collegare il primo colpo coll’ultimo, in maniera che il capitale del giuocatore non fosse mai compromesso e che la combinazione numerica conseguisse il suo effetto con rilevanti guadagni del giuocatore.

Ciò è appunto quanto è stato ottenuto dallo scrivente, come è facile scorgerlo nel seguente ragionamento.

Elementi matematici della scienza del Lotto

Una scienza senza elementi certi è un assurdo. Il Lotto non può in alcun modo avere elementi certi da coordinarsi a scienza: L’uomo anche versato nei calcoli della matematica non vede che ombre, non palpa che tenebre, non iscorge che fantasmi, e dopo lo studio di molti anni ritorna sui suoi passi, e si trova in una aumentata ignoranza. Questo fatto ci dovrebbe scoraggiare e distogliere da impresa ardua: ma noi all’opposto ci facciamo animo, e c’inoltriamo in ciò stesso che è creduto impossibile: e ci pare di trovare degli elementi i quali possono dare l’aspetto di scienza al Lotto.

In verità il Lotto è un composto di novanta numeri, perciò non sono infiniti né in loro stessi né nelle loro evoluzioni e combinazioni. Sono dunque novanta e non più, dai quali se ne estraggono cinque in ogni estrazione: perciò hanno delle combinazioni limitate e delle evoluzioni e combinazioni. Sono dunque novanta e più, dai quali se ne estraggono cinque in ogni estrazioni: perciò hanno delle combinazioni limitate e delle evoluzioni che debbono compiere delle rivoluzioni sia periodiche, sia eventuali; ma tutte soggette ad una legge arcana, alla quale obbediscono.

La statistica che oggidì, si applica a molte scienze, serve certamente a schiarimento delle nostre teorie, mutandole in fatto, che non si possono in alcun modo contraddire.

Se i numeri che in ogni settimana si estraggono non fossero nuovamente sorteggiati, in 18 estrazioni si assorbirebbero tutti i 90 numeri, e allora la scienza avrebbe degli elementi certi da non richiedere tanti studdii. Ma siccome i numeri estratti una volta , possono nuovamente sortire e ripetersi, ne viene quindi che la rivoluzione di un numero non si compie più in 18 estrazioni, ma come limite massimo si può decuplicare, e compiersi come limite massimo in 108 estrazioni. Pei determinati la rivoluzione può compiersi in 900 estrazioni. Un ambo non tarderà più di 4000 estrazioni, un terno 117.470.

Un ambo tra dieci numeri non tarderà più di 90 estrazioni. Tra tutti i numeri sortiti fin oggi in tutte le ruote una sola cinquina non è mai rimasta priva di vincite in 845 estrazioni, un quaterno in 1200 estrazioni ed un terno in 1800 estrazioni, purchè si trovino equilibrati dalla vincita media nello stesso periodo precedente.

Ogni periodo del corso naturale di ciascuna combinazione numerica costituisce un grado, dieci periodi sono dieci gradi, limite massimo per ciascuna ruota, quale limite si raddoppia pei numeri complessivi di tutte le ruote.

Da questi risultati è chiaro che il limite massimo di ciascuna rivoluzione numerica è in decuplo del corso naturale di ciascun numero sia semplice, determinato o combinato ad ambo, terno, quaterno e cinquina. Tutto ciò va detto de numeri progressivi, ordinati e di uguale distanza, perché quei numeri che non conservano un ordine non vanno soggetti alla medesima legge. Per dare poi proporzione ai numeri si richiede il tempo o la quantità. Se si vuole abbreviato il tempo bisogna crescere la quantità, e viceversa.

Così p. e. se un numero giuocato solo poteva tardare 180 estrazioni, tra dieci non tarderà più di 18 estrazioni, perché 18 per dieci fa 180. Così un ambo tra dieci non tarderà più di 90 estrazioni, poiché dieci numeri contengono 45, e 45 per 90 fanno 4050, periodo massimo della rivoluzione degli ambi.

Ecco come cresciuta la quantità scema il tempo, e si ottiene quella assoluta certezza che invano si poteva sperare con qualsiasi ritrovato dell’umano ingegno. I numeri sono 90, ne sortono 5, e in 18 estrazioni vanno a raggiungere la detta quantità di 90, perciò il 90, 5, 18, sono la base e gli elementi che compongono la scienza del Lotto, la quale non solo è speculativa e matematica, ma è anche comprovata da fatti; e dove vi sono fatti cessano le parole.

Studii analitici

Ai sopra citati teoremi bisogna che si aggiungano degli studi analitici.

Per ottenere dei risultati matematici si richiede la proporzione.

La proporzione sta nella quantità dei casi favorevoli alla vincita in confronto dei casi probabili.

Così se tra i 90 numeri se ne estrae uno, si ha la probabilità che in 89 si vince. La massa de’ casi favorevoli è 1, quella dei probabili 89, quella dei certi 90.

Togliendo però 5 numeri si hanno 84 casi probabili, 85 certi. Tutta la difficoltà del calcolo sta nel saper trovare la proporzione fra la quantità delle combinazioni e fra i gradi di probabilità che può avere ciascuna combinazione, avuto riguardo alla quantità dei numeri ed al tempo stesso deve trascorrere per compiere la rivoluzione della data quantità.

L’esperienza può stabilire un dato certo, e ciò si ottiene con una diligente statistica dei numeri sortiti. La quale statistica farà conoscere le variazioni diverse che avvengono lungo il corso della rivoluzione di ciascuna quantità dei numeri.

Voler indovinare un numero a primo colpo è una semplice probabilità, ma volerlo indovinare in più colpi, è un aumento de’ casi favorevoli ed un acquisto di più gradi di probabilità, che possono arrivare fino alla certezza se si trovano presso il, compiersi della rivoluzione.

Il nostro sistema quindi non è solamente teoretico, ma anche pratico.

Là, dove Platone poneva la potenza della filosofia, cioè: nel riconoscere l’Uno nel Molto ed il Molto nell’Uno, mettiamo noi quella del lavoro matematico del Lotto.

I risultati effettivi del Lotto non si ottengono coi soli teoremi analitici, ma coi dati pratici che risultano dall’esperienza. La base di questo sistema è la legge dell’equilibrio. La somma di tutti i risultati della prima estrazione fin oggi è il materiale di questo calcolo, la negativa di questi risultati fornisce la gradazione di maturità, quali elementi ricombinati costituiscono una quantità di numeri, alla quale poi assegna la rivoluzione da compiere. Questo sistema matematico filosofico nella sua teoria, e scientifico nella sua esecuzione non fu ideato né posto in esecuzione da nessunosei matematici.

Una proporzione di probabilità effettivamente diversa rilevasi, mettendo in esatta considerazione le fissazioni di maturità dei singoli numeri sortiti. Un numero non sortito non può dirsi maturo, esso potrebbe essersi anticipato nella massa degli altri numeri, oppure potrebbe aver avuto un periodo di dilazione. La maggior parte de’ numeri non curano questa relazione, e restano debitori d’ogni accennamento sopra il modo della valevole vocazione matematica e del profitto d’una numerica espressione pratica e profittevole.

Con tale uniformità non si ottengono risultati, solo i casi statistici, e l’accurata misura matematica del valore destinativo della verosomiglianza d’ogni esistente apparizione, danno la più possibile positiva enunciazione della maturità.

Un paziente studio, il paragone ingegnoso dei risultati di estratti da parecchi anni, fa conoscere all’indagatore varie singolarità di formazioni tanto entro il prodotto dell’estrazione quanto nel risultato di essa. La spiegazione di questa comparsa, la congiunzione dell’essenziale identità sotto un complesso , e la separazione d’una varietà dell’altra è il solo mezzo di una formazione di una combinazione numerica conosciuta. Ogni numero che deve entrare nella combinazione dev’ esser una perfetta restituzione dell’effettivo complesso delle apparizioni di estrazioni nella sua totalità.

La combinazione numerica è per conseguenza il problema d’una razionale matematica del Lotto. Nella statistica vi sono da verificarsi le forze dell’effetto, che conducono le formazioni del giuoco.

Fino a quale grado riesca ad un matematico la soluzione di questo problema non può certamente determinarsi che a misura della sua acutezza d’ingegno, della capacità di combinazione. A dirlo in due sole parole, dipende dal suo GENIO e dal suo TALENTO.

Non è però da dimenticarsi che il più perfetto intelletto, perché umano, può errare; e che i giudizii più sublimi e le conclusioni che più sembrano esatte talvolta si rinvengono errate. Noi quindi non ci meravigliamo se i nostri calcoli più assidui qualche volta non si riscontrino pienamente esatti.

Elementi della scienza del Lotto

L’unione congegnata di molti oggetti in una regolata forma appellasi una combinazione. Gli oggetti congiunti si chiamano elementi. Secondo il numero degli elementi si classificano le combinazioni di prima classe (Estratto semplice); l’unione di due elementi (ambi) è una combinazione di seconda classe , e così di seguito. Vi sono quindi tante classi quanti elementi, e la classe più alta non contiene che una combinazione, quale comprende tutti gli elementi.

Accordati che sieno i quattro elementi 1, 2, 3, 4, ne risultano 4 unioni, cioè sei ambi 1,2 - 1,3 - 1,4 - 2,3 - 2,4 - 3,4 quattro terni a,2,3 - 1,3,4 - 1,3,4 - 2,3,4 e una quaterna 1,2,3,4.

Teoria

I novanta numeri formano le seguenti combinazioni:

90 combinazioni di estratti semplici.

450 Combinazioni di estratti determinati - 4005 ambi - 117.480 terni - 2.555.190 quaterni - 43.949.268 quinterni.

Il periodo matematico d’ogni classe di combinazione deducesi espresso in estratti in proporzione della quantità delle combinazioni che si contengono, scemate di quelle estratte.

Questa quantità rappresenta in ogni estrazione un complesso di cinque numeri, di dieci ambi, di dieci terni, di quattro quaterni e di un quinterno.

Il periodo matematico per un estratto risulta dalla divisione 90 - 5 - 18.

Per un ambo dalla divisione 4005:10.400 1|2. Pel terno dalla divisione 117.480:10 - 11748. Pel quaterno dalla divisione 2.555.190:4 - 638797 1|2. Pel quinterno dalla divisione 43.949.268:1 - 43.949.268. Vale a dire: Se tutte le possibili combinazioni si estraessero una dopo l’altra di seguito, si avrebbe un estratto ogni 18 estrazioni, l’ambo in 400 1|2 estrazioni, il terno ogni 11748estrazioni, il quaterno in ogni 638.797 1|2 ed il quinterno in ogni 43.949.268 estrazioni.

Detto periodo tradotto in anni corrisponde a 4 mesi e mezzo per un numero semplice. Un anno e nove mesi per un determinato, 7 anni e 9 mesi per un ambo, 226 anni e 3 mesi per un terno, 12.281 anni e due mesi per un quaterno, 842.069 anni per un quinterno.

Intanto quello che abbiamo enunciato non è il periodo massimo, per ottenere il quale per il numero semplice si moltiplica per 10 il 18 e si ha 180, e pel determinato si moltiplica per 5 il 180, e si ha 900.

Per l’ambo ed il terno si moltiplica per dieci la divisione, per il quaterno per 4, e per il quinterno per 1, e si hanno tutte le possibili combinazioni di ciascuna quantità di numeri. Ciò valga a convincere tutti l’impossibilità scientifica che si ha di vincere al Lotto.

Per poi ottenere esatti risultati onde vincere con certezza matematica, altro non si deve che sperimentare il nostro sistema più volte ripetuto. Facendo altrimenti si ha sempre la certezza di perdere tutte le somme che s’impiegano. Difatti giuocando un terno si ha soltanto dieci casi favorevoli e 117.470 contrarii, sicchè non si giuoca che colla certezza matematica di 1:11.748 terni sorta proprio quello giuocato! Cosa si deve sperare d’una tale infelice aspettazione? Un tale giuoco sarà sempre stolto anche se invece di dieci terni se ne mettessero cento, scegliendoli tutti senza elezione, ne viene quindi la necessità di una scelta scientifica e razionale, che abbia la sua sanzione nella statistica.

Tornando all’analisi è giusto conoscersi quattro influenze nelle statistiche.

1° La frequente comparsa delle cifre stesse, delle diecine, cadenze e figure.

2° La frequente comparsa di numeri contemporanei.

3° L’apparizione di numeri maturi di una data combinazione, considerati isolatamente.

4° La ripetizione di un medesimo numero in più estrazioni a poca distanza.

Ammettere un’attrazione reale o fisica, pare in verità non sia tanto ragionevole; eppure un’attrazione esiste, e l’azzardo va soggetto a delle leggi, a noi sconosciute, ma esistenti.

Difatti si scorge ben chiara l’armonia o la periodicità delle apparizioni; e forse si scopriranno le ragioni perché oggi sorte un numero, piuttosto che un altro.

L’innegabile attività di queste forze segrete, riconosciute nel loro effetto, cagiona direttamente il frequente comparire d’una parte de’ numeri e combinazioni e l’occultazione d’altra parte delle medesime combinazioni.

A spiegare meglio questo importante principio: serva di luce il seguente esempio. Se un qualunque numero, invece di esser estratto una sola volta in 18 estrazioni, si tirasse quattro volte, necessariamente si dovrebbero allora occultare nel medesimo spazio di tempo 3 diversi numeri ognuno una volta di meno.

I periodi di uno od altri numeri dovrebbero prolungarsi per la ripetizione di quello. LO stesso dicasi per gli ambi e pei terni. Sarebbe impossibile, finchè non si conoscano le leggi arcane dell’azzardo di determinare le ragioni dell’occultazione di alcuni numeri e la frequente apparizione di altri. Questo studio si può solamente estendere agli estratti e agli ambi. I terni per forza della loro periodicità matematica si ritirano da qualunque esatta osservazione.

Conosciuta la vera periodicità teoretica ed anche quella statistica, non sarà allora difficile trovare una qualche combinazione di numeri, prossimi a dare vincite.

La scelta

La scelta di ciascuna combinazione numerica ha le sue grandi difficoltà a cagione della moltiplicità dei momenti eterogenei da mettersi in relazione nella loro frammischianza. E’ impossibile fare un quadro approssimativo di una buona scelta senza esempi completi: per ciò ottenere si deve sempre aver innanzi la statistica .

La scelta si deve fare almeno dieci estrazioni innanzi la maturità delle combinazioni. Allora si scelgono tutti quei numeri di prossima comparsa, e coordinano armonicamente secondo l’ordine di un’uguale distanza. Quando avverrà poi l’estrazione di un ambo almeno delle condizioni mature si deve metter attenzione a non togliere quei numeri sortiti complessivamente, se non turberanno l’ordine della distanza.

La quantità delle combinazioni non dev’ esser limitata, poiché per vincere di frequente è d’uopo postare in una combinazione tutti quei numeri maturi per quel dato periodo. Colla crescente limitazione d’una continua deduzione non solo si perde la certezza, ma anche la probabilità di vincere. Colla quantità crescente delle combinazioni si ottiene l’assoluta certezza di vincere in brevissimo tempo.

E’ questo il sistema matematico laborioso, teorico - statistico, che offro ai miei amici. Comprendo che non tutti possono sostenere si enormi studii, e mantenere al corrente tutti i quadri statistici delle varie combinazioni. Ma altro di ceto finora non ha potuto trovare l’ingegno umano; ed è duopo contentarci soltanto del beneficio di questo risultato.

Le nostre teorie corrispondono ai dati statistici, quindi bisogna far tacere qualsiasi obiezione quando parla la eloquenza dei fatti.

Due assiomi e due risultati

  1. Se come abbiamo detto i numeri dall’1 al 90 dovessero sortire progressivamente uno dopo l’altro, è chiaro che in 18 estrazioni dovrebbero sortire tutti, e poi tornare da capo.
  2. Se uno o più numeri sono ribelli a sortire regolarmente ogni 18 volte, danno luogo di necessità ad altri numeri da sortire più frequenti

Ciò posto si ebbe per primo risultato che simili numeri ribelli si possono trovare uniti in una sola combinazione, cioè in un solo biglietto. Si ebbe per secondo risultato, formando 18 biglietti di tutti 90 numeri, ogni biglietto di 5 numeri, diedero ritardo medio in 4 estrazioni e al massimo in 23 estrazioni.

La rivoluzione delle cifre

Ogni numero non contiene che due cifre. Le cifre sono da 1 a 9. Ma in ogni estrazione necessariamente devono due cifre essere uguali, che è quanto dire, nella rivoluzione delle cifre si deve necessariamente contenere un ambo.

Ogni cifra contiene 18 numeri.

Quando si avrà saputa la cifra dominante, allora la vincita sarà certa.

Ciò anche si ottiene traducendo in atto le precedenti teorie e facendo uso della statistica.

Studio per aver un determinato in quarantacinque numeri

*

81 24 88 63 27

Estrazione del 27 Marzo 1880

A

11 31 64 59 49

Simpatici

B

92 55 53 23 67

addizione di * A col fuori 9

C

13 86 27 73 17

addizione di AB col fuori 9

D

15 42 71 96 75

addizione di BC col fuori 9

E

28 38 98 79 83

addizione di CD col fuori 9

F

34 71 79 76 68

addizione di DE col fuori 9

G

53 19 78 56 52

addizione di EF col fuori 9

H

87 81 58 33 21

addizione di FG col fuori 9

I

41 91 37 89 73

addizione di GH col fuori 9

K

38 82 86 23 94

addizione di HI col fuori 9

L

79 83 24 13 77

addizione di IK col fuori 9

M

18 75 11 36 72

Simpatici dell’estrazione precedente

N

88 68 35 40 59

Estrazione del 3 Aprile 1889

I simpatici Iniziali A ed i simpatici generatori L si producono dalla divisione dell’estrazione precedente.

Esempio

A 11 31 64 59 49

L 79 83 24 13 77

* 81 24 88 63 27

Questi uniti ai futuri danno 99

Dunque nella suesposta regola noi abbiamo cogniti i numeri M. Otterremo i numeri A-.L dividendo l’estrazione precedente. Terremo come giusta la divisione se i numeri A daranno coi numeri N il 99.

Allora volendo prendere tutte le possibili combinazioni si avranno 45 numeri, nei quali ci sarà assolutamente un numero determinato. Per giuocare 45 numeri a posto determinato è d’upo impiegare L 3,45. Di netto si vince 4,34, resta il guadagno di cent. 89 i quali si possono moltiplicare a seconda de’ capitali che si impiegano.

Conclusione

Altri risultati non se ne possono sperare nel giuoco del Lotto, ad eccezione di quelli che noi abbiamo esposti. Non vogliamo far molta pompa di parole per magnificare il grande ritrovato scientifico, che potrà esser di grande ventura per coloro che l’apprenderanno. A prova de’ nostri teoremi così chiaramente svolti ci appelliamo ai fatti, che ciascuno potrà sperimentare quando vorrà.

Dunque altro non ci rimane che augurare a tutti immensi guadagni, se sapranno attenersi a quanto noi abbiamo prescritto.

Coraggio, che la fortuna è propizia agli audaci, e vale le cose da nulla farle di venire assai grandi.

Audaces fortuna juvat - Valet ima summis mutare fortuna.